sabato 7 luglio 2007

UN REFERENDUM ELETTORALE PER CAMBIARE L'ITALIA


Fino al prossimo 20 luglio 2007, Alleanza Nazionale, Azione Giovani ed Azione Universitaria sono impegnate a sostenere la proposta del referendum per la riforma elettorale. La vigente Legge elettorale n. 270 del 2005 è fortemente criticata da tutti e deve essere necessariamente modificata, ma il Parlamento sembra non volerne discutere: l´unica strada per attuare una riforma prima delle prossime elezioni parlamentari è quella di utilizzare lo strumento referendario come già positivamente accaduto nel 1991 e nel 1993. Se ci fossero un numero sufficiente di firme per far approvare il referendum, si otterrebbe l´opportunità per il popolo di modificare direttamente, in senso migliorativo, la vigente legge elettorale ed, al contempo, si creerebbero le condizioni per aprire seriamente il dibattito parlamentare, anche in vista di un eventuale intervento legislativo.

I 3 quesiti referendari: Con i primi due quesiti referendari (moduli di colore verde e bianco), il premio di maggioranza (su base nazionale) alla Camera e (su base regionale) al Senato saranno attribuiti solo alla lista singola (e non più quindi alla coalizione di liste) che abbia ottenuto il maggior numero di seggi. Resteranno, comunque, in vigore le norme vigenti relative all´indicazione del "capo della forza politica" (il candidato premier) ed al programma elettorale.La soglia di sbarramento sarà elevata al 4% alla Camera e all´8% al Senato. In pratica, la lista più votata otterrà il premio che le assicura la maggioranza dei seggi in palio, le liste minori otterranno, comunque, una rappresentanza adeguata, purché superino lo sbarramento.Si semplificherà il sistema politico italiano e si ridurrà drasticamente la frammentazione: sulla scheda apparirà un solo simbolo, un solo nome, una sola lista per ciascuna aggregazione, favorendo di fatto la formazione di pochi grandi partiti e superando la litigiosità interna a coalizioni disomogenee. D´altronde, il fatto che sia consentito alle liste di coalizzarsi per ottenere il premio ha fatto sì che, alle ultime elezioni politiche del 2006, si siano formate due grandi coalizioni composte di numerosi partiti al proprio interno. E la frammentazione e la litigiosità sono notevolmente aumentate.Il 3° quesito (modulo colore rosso) servirà ad abrogare la facoltà di presentare candidature multiple sia alla Camera che al Senato ed il metodo della cooptazione oligarchica della classe politica. Oggi il candidato eletto in più circoscrizioni, optando per uno dei vari seggi ottenuti, consente ai primi dei non eletti di subentrargli. Se sceglie per sé il seggio "A" favorisce l´elezione del primo dei non eletti nella circoscrizione "B"; se sceglie il seggio "B" favorisce il primo dei non eletti nella circoscrizione "A". Nell´attuale legislatura un terzo dei parlamentari è stato scelto per grazia ricevuta, dopo le elezioni, da chi era già stato eletto. In sostanza, i parlamentari subentranti debbono la propria elezione non alle proprie capacità, ma alla fedeltà ad un notabile, che li premia scegliendoli per sostituirlo.

2 commenti:

PAOLO TORELLI ha detto...

in ogni comune all'ufficio elettorale potrete firmare la proposta di referendum. è importantissimo?

PAOLO TORELLI ha detto...

scusate: volevo dire "è importantissimo!!!!!!!!!!!!!!"